Il futuro dell’agricoltura legato al clima

Il primo trimestre del 2023 ha fatto registrare una sostanziale stabilità del valore aggiunto agricolo, ma le prospettive future risultano pesantemente condizionate dal decorso meteoclimatico che ha avuto la sua espressione più dannosa negli eventi calamitosi che hanno colpito ampie parti dell’Emilia Romagna. Sono queste le principali indicazioni contenute nel più recente report pubblicato da Ismea che evidenziano come, pur in assenza di una conta ufficiale dei danni provocati dall’alluvione, gli impatti sulle diverse produzioni nazionali potrebbero essere elevati a causa dei lunghi tempi per il ripristino di una situazione di normalità e della concreta possibilità che si debba effettuare l’espianto e il reimpianto di numerosi frutteti.

Se l’agricoltura specializzata emiliano romagnola è in ginocchio, non va certo meglio alla zootecnia, con il settore avicolo che pagherà le maggiori conseguenze visto che nelle province investite dall’alluvione si concentra il 13 per cento di tutti i capi nazionali.

Futuro dell’agricoltura e l’aumento dei costi di produzione

E proprio il comparto zootecnico era stato peraltro il principale artefice dell’incremento delle quotazioni dei prodotti agricoli nel primo trimestre dell’anno in corso, cresciuti del sette per cento rispetto al medesimo periodo del 2022 nonostante la flessione fatta registrare dal segmento delle coltivazioni. In crescita sempre nel primo trimestre 2023 e sempre secondo il report Ismea infine anche i costi di produzione, aumentati del 14 e tre per cento su base annua a causa dell’incremento dei prezzi dell’energia e dei mangimi, rispettivamente, del 28 e 19 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2022.

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Titolo: Il futuro dell’agricoltura legato al clima

Autore: Redazione

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